
Hai presente Legolize?
Dai quello che fa i meme che fanno ridere. Il fatto è che anche lui pensa che A-Letter sia fantasmagorica, ecco perché ci regala una vignetta a settimana made with love solo per noi.
Iscriviti alla newsletter più irriverente del web per ricevere tutti i lunedì alle otto in punto tante tips e news verticali sul mondo e-commerce.
Facciamo anche ridere, quindi non puoi dire di no.
Sono il muro portante di
A-Letter. Un misto fritto di consigli, app e tecnicismi per gli addetti ai lavori come noi. In realtà dovremmo farle pagare ma siamo troppo buoni quindi niente, moriremo poveri ma felici.
Il nome di per sé è già abbastanza esplicativo.
Qui troverai tutti quei prodotti apparentemente inutili che stanno spopolando sul web e che potrebbero farti svoltare – ma solo se sei rapido e veloce, sennò niente.
Siamo pur sempre degli
e-commerce specialist, quindi fra i nostri passatempi preferiti c’è sicuramente lo scrolling sui siti degli altri per capire cosa va e cosa non va.
Gli e-commerce più fighi ce li segniamo e li mettiamo qui.
Sono il muro portante
di A-Letter.
Un misto fritto di consigli, app e tecnicismi per gli addetti ai lavori come noi.
In realtà dovremmo farle pagare ma siamo troppo buoni quindi niente, moriremo poveri ma felici.
Recuperare le informazioni rilevanti di settore può essere estenuante.
Ci pensa Capitan A-Letter però a risolvere il problema, tenendoti aggiornato con tutte le novità più succulente del mondo e-commerce.
Il nome di per sé è già abbastanza esplicativo.
Qui troverai tutti quei prodotti apparentemente inutili che stanno spopolando sul web e che potrebbero farti svoltare – ma solo se sei rapido e veloce, sennò niente.
Siamo pur sempre degli
e-commerce specialist, quindi fra i nostri passatempi preferiti c’è sicuramente lo scrolling sui siti degli altri per capire cosa va e cosa non va. Gli e-commerce più fighi ce li segniamo e li mettiamo qui.
Sappiamo benissimo quanto sia impegnativo
selezionare le informazioni che contano in mezzo al marasma di contenuti che popolano il web.
Per non parlare del classicone “Ma sarà una fonte attendibile?”
Da questa esigenza nasce A-Letter, la newsletter
di A-Commerce che entra a gamba tesa nelle vostre caselle di posta elettronica ogni lunedì alle 08:00.
Parleremo di tricks per migliorare le performance delle vostre campagne, di news
di settore, di case-study interessantissimi e di
e-commerce che spaccano.
Il tutto in pieno stile A-Commerce
(chi ci conosce, sa).
Anche perché siamo onesti, il lunedì non è mai piaciuto a nessuno, quindi perché non iscriversi
ad A-Letter e renderlo un po’ più piacevole?
Le aspettative sono alte, ma siamo certi che vi piacerà tantissimo, giurin giurello di
Alex & Omar.
Sappiamo benissimo quanto sia impegnativo
selezionare le informazioni che contano in mezzo al marasma di contenuti che popolano il web.
Per non parlare del classicone “Ma sarà una fonte attendibile?”
Da questa esigenza nasce A-Letter, la newsletter di
A-Commerce che entra a gamba tesa nelle vostre caselle di posta elettronica ogni lunedì alle 08:00.
Parleremo di tricks per migliorare le performance delle vostre campagne, di news di settore, di case-study interessantissimi e di
e-commerce che spaccano.
Il tutto in pieno stile A-Commerce (chi ci conosce, sa).
Anche perché siamo onesti, il lunedì non è mai piaciuto a nessuno, quindi perché non iscriversi ad A-Letter e renderlo un po’ più piacevole?
Le aspettative sono alte, ma siamo certi che vi piacerà tantissimo, giurin giurello di
Alex & Omar.
Sappiamo benissimo quanto sia impegnativo
selezionare le informazioni che contano in mezzo al marasma di contenuti che popolano il web.
Per non parlare del classicone “Ma sarà una fonte attendibile?”
Da questa esigenza nasce
A-Letter, la newsletter di
A-Commerce che entra a gamba tesa nelle vostre caselle di posta elettronica ogni lunedì alle 08:00.
Parleremo di tricks per migliorare le performance delle vostre campagne, di news di settore, di case-study interessantissimi e di
e-commerce che spaccano.
Il tutto in pieno stile
A-Commerce
(chi ci conosce, sa).
Anche perché siamo onesti, il lunedì non è mai piaciuto a nessuno, quindi perché non iscriversi ad A-Letter e renderlo un po’ più piacevole?
Le aspettative sono alte, ma siamo certi che vi piacerà tantissimo, giurin giurello di
Alex & Omar.
Diamo i numeri
Secondo uno studio condotto da Albus Silente in collaborazione con l’università di Cambridge, leggere A-Letter tutti i lunedì incrementa
del 227% le performance del tuo e-commerce.
Non ci credi? Fai bene.
Però sappi che i nostri consigli sono preziosi sul serio.
Leggere per credere.
Secondo uno studio condotto da Albus Silente in collaborazione con l’università di Cambridge, leggere A-Letter tutti i lunedì incrementa del 227% le performance del tuo e-commerce.
Non ci credi? Fai bene.
Però sappi che i nostri consigli sono preziosi sul serio.
Leggere per credere.
Odiamo gli
spoiler,
ma oggi facciamo un’eccezione.
A NATALE PUOI… FARE QUELLO CHE NON PUOI FARE MAI.
Allora stiamo calmi. È il 20 dicembre e ormai i giochi sono fatti.
Domanda 1: secondo te A-Commerce si ferma per le feste o continua a droppare bombette come al solito?
Risposta 1: ASSOLUTAMENTE NO. Anzi, la prossima settimana stiamo preparando un after Christmas niente male, ma non possiamo dirti di più perché ci piace troppo farti venire l’acquolina in bocca quindi resta sintonizzato su questi schermi, non te ne pentirai.
Domanda 2: hai ordinato tutti i regali di Natale o anche quest’anno hai deciso di presentarti a mani vuote perché non hai seguito il nostro consiglio/minaccia di ordinare tutto entro il 17? Nel primo caso ricordati di inserire l’indirizzo corretto sennò Babbo Natale non sa a chi citofonare.
E adesso, via con gli hot topics della settimana!
HOT TOPICS
1 – Tips | PERCEZIONE POSITIVA DEL BRAND = CASH
2 – Tips | L’ “ABOVE THE FOLD” NELL’ERA DELLO SCROLL
3 – Conta fino a trend | EFFICIENTI ANCHE IN CUCINA CON IL LAVELLO WORKSTATION
4 – Tips | IL LATO OSCURO (E PERFORMANTE) DELLE SUBSCRIPTION
5 – Tips | SIAMO NOIOSI SE PARLIAMO ANCORA DI KLAVIYO?
6 – Tips | TI RICORDI L’ADDIO AI MONTI DELL’A-LETTER DEL 29/11?
7 – Ecommerce che spacca | BERE IL VINO DALLA BOTTIGLIA NON È MAI STATO COSÌ CHIC
1. Percezione positiva del brand = cash.
Anche se vendi un prodotto fighissimo, se non riesci a insinuare nella mente del consumatore una percezione del tuo brand positiva, non vai da nessuna parte. Spiace, ma lo dicono anche i nostri colleghi di Semrush.
La mente umana, infatti, è uno strumento potentissimo e ogni volta che i tuoi clienti si trovano di fronte a una scelta tra la tua azienda e quella di un competitor prendono appunti mentali, consciamente o inconsciamente, su ciò che sanno di ciascuna azienda. Ed è proprio in base a quegli appunti che decidono se acquistare da te o no.
5 step per entrare nella mente del consumatore (e per fargli comprare il tuo prodotto fighissimo):
1. DELINEA IL SEGMENTO E LE ESIGENZE DEI CONSUMATORI: chi sono i clienti ideali per la tua attività e perché? Quali sono i valori fondamentali del tuo mercato di riferimento?
2. IMPOSTA L’ESSENZA DEL BRAND: quali sono i pensieri, i sentimenti e le emozioni generali che le persone provano quando pensano alla tua azienda?
3. EVIDENZIA I VANTAGGI FUNZIONALI ED EMOTIVI DEL BRAND: la chiave è concentrarsi sempre sui clienti e sulla loro visione del tuo marchio.
4. IDENTIFICA LA “RAGIONE PER CREDERE”: perché i consumatori dovrebbero fidarsi dei valori del brand che stai cercando di comunicare?
5. INTEGRA IL POSIZIONAMENTO DEL BRAND NELLA STRATEGIA DI MARKETING COMPLESSIVA: un grande classico insomma.
E tu che percezione hai di A-Commerce? Dai dai che siamo curiosi!
2. L’ “Above the fold” nell’era dello scroll.
Gli inguaribili romantici sicuramente lo sanno: “above the fold” è la metà superiore del giornale in cui è collocata la storia principale. Ma in una landing page, qual è la metà superiore?
Nell’era dello scroll e con la dimensione delle pagine variabile in base al dispositivo, è tosta la distinzione fra “above” e “below”. Piuttosto potremmo parlare di “parte superiore della pagina”, che dici?
E in questa “parte superiore” che ci mettiamo?
3. Efficienti anche in cucina con il Lavello Workstation.
Fra remote working e algoritmi di sfocatura dello sfondo di Zoom pazzeschi, ormai facciamo videocall anche in pigiama mentre laviamo i piatti e il gatto ci salta addosso. Se però il nostro lavello sembra la centrale di Chernobyl dopo l’esplosione, non c’è sfondo sfocato che tenga.
Ma visto che l’internet è un posto stupendo, stanno iniziando a spopolare i lavelli workstation.
Sembrano dei normali lavelli, ma in più hanno delle corsie scorrevoli nella parte superiore che ti permettono di aggiungere accessori come taglieri, scolapasta o vassoi.
Minimo sforzo, massimo risultato. E sono anche carinelli.
Facciamo un paio di considerazioni interessanti.
Alcuni consumatori ultimamente tagliano molto di più le verdure. L’interesse online per il tritare, infatti, è in aumento rispetto alla miscelazione, in parte perché alcuni consumatori sono sempre alla ricerca di modi per avere feed da food blogger degni di nota.
E mentre la maggior parte degli acquisti in cucina occupa spazio sul bancone, il lavello workstation aggiunge effettivamente spazio. Se poi consideri il boom degli acquisti di elettrodomestici da cucina durante la pandemia, tutto torna.
I lavelli workstation si collegano anche ai cambiamenti nel modo in cui le persone usano i loro lavandini: la profondità media del lavandino sta aumentando, e con lei anche la tensione alla schiena. Con un lavello del genere, invece, puoi sollevare il marasma che hai sul fondo senza sforzare la schiena mentre lavi i piatti. Bello avere più di 30 anni, eh?
Ti ricordi il webinar firmato IEM “Il dato è tratto” del 17 dicembre?
Beh, se non hai partecipato perché eri impegnato (sei falzah!) puoi rivederlo cliccando qui.
4. Il lato oscuro (e performante) delle subscription.
Se finalmente anche tu stai passando al lato oscuro delle subscription, bravo! Unica cosa, ricordati che la creatività è fondamentale, quindi crea un programma di abbonamento super-personalizzato.
Ecco 3 programmi di abbonamento più comuni:
1. PROGRAMMA DI ACQUISTO PERIODICO.
È ideale per prodotti come cibo e cosmetici, ovvero prodotti di consumo che il cliente è solito ordinare periodicamente. Con questo tipo di programma, quindi, riuscirai a ridurre lo sbatti al cliente e avrai incassi periodici assicurati. È un win win! Unica accortezza: spedisci periodicamente e calcola i tempi di rifornimento in base alla durata del prodotto (settimanale, mensile, trimestrale…).
2. PROGRAMMA DI BOX PERSONALIZZATE.
Posto che una query di ricerca per un singolo prodotto può generare più di 200.000 risultati, come fa una persona a decidere cosa comprare? Facile, la aiuti tu, rimuovendo gli attriti attorno al processo di scoperta di nuovi prodotti e selezionando per lei i prodotti migliori. Così facendo, non solo diversificherai gli ordini, ma sembrerai bravissimo a capire le esigenze dei tuoi clienti.
3. PROGRAMMA BASATO SULLE SUBSCRIPTION.
Hai presente Amazon? Ecco, quello. Il cliente paga una somma per accedere a servizi, community, merchandising, anteprime o spedizioni gratis.
Bonus tip: prova a creare un mix tutto tuo basato sul tuo prodotto e sui tuoi clienti.
5. Siamo noiosi se parliamo ancora di Klaviyo?
Specialmente nei periodi più strong come il Q4, può capitare di perdere di vista qualche dettaglio o di scoprire, solitamente nel momento più critico, che la funzionalità che ti serviva in quel preciso momento non performa come ti aspettavi.
Klaviyo, come sempre d’altronde, corre in nostro aiuto. Ecco 3 consigli preziosi che potrebbero risparmiarti più di un grattacapo (se ne vuoi ancora, nel nostro footer supersonico trovi il link per chiederci una consulenza. Siamo simpatici ma anche bravi, eh):
Scusa ma abbiamo finito lo spazio perché ci siamo dilungati troppo. Stay tuned perché continueremo a parlarne, e questa è una promessa.
Oooooh, ma ti è arrivata la voce che siamo anche su Instagram?
Vatti a spizzare il profilo, le nostre stories sono obiettivamente troppo fighe per non essere viste e commentate.
6. Ti ricordi l’addio ai monti dell’A-Letter del 29/11?
Ah no? Lo trovi qui dai.
Comunque, quando un utente non apre le nostre email da più di 60/90 giorni, dovremmo provare a recuperarlo prima di salutarlo per sempre.
Perché non possiamo tenercelo così, un po’ latente?
Come aggiriamo il problema?
Prego!
7. Bere il vino dalla bottiglia non è mai stato così chic.
Usual vende “large glass of real wine, by the bottle”. In pratica delle mini bottigliette di vino che puoi bere a canna come la birra. Figoooooo (e grazie Edoardo Canella per avercelo segnalato!).
Perché ci piace:
Ok, A-Letter finita.
Ma non essere triste, perché ne stiamo già preparando un’altra così piena che più piena non si può (tipo te il 25 sera dopo aver affrontato un cenone e un pranzo di natale coi parenti).
Come sempre, sembriamo un ologramma visto che ti scriviamo da dietro uno schermo, ma in realtà siamo in carne e ossa quindi se ci scrivi ti leggiamo (e soprattutto, rispondiamo) volentieri.
Buon Natale dai vostri babbi natali prefe,
Alex & Omar
A NATALE PUOI… FARE QUELLO CHE NON PUOI FARE MAI.
Allora stiamo calmi. È il 20 dicembre e ormai i giochi sono fatti.
Domanda 1: secondo te A-Commerce si ferma per le feste o continua a droppare bombette come al solito?
Risposta 1: ASSOLUTAMENTE NO. Anzi, la prossima settimana stiamo preparando un after Christmas niente male, ma non possiamo dirti di più perché ci piace troppo farti venire l’acquolina in bocca quindi resta sintonizzato su questi schermi, non te ne pentirai.
Domanda 2: hai ordinato tutti i regali di Natale o anche quest’anno hai deciso di presentarti a mani vuote perché non hai seguito il nostro consiglio/minaccia di ordinare tutto entro il 17? Nel primo caso ricordati di inserire l’indirizzo corretto sennò Babbo Natale non sa a chi citofonare.
E adesso, via con gli hot topics della settimana!
HOT TOPICS
1 – Tips | PERCEZIONE POSITIVA DEL BRAND = CASH
2 – Tips | L’ “ABOVE THE FOLD” NELL’ERA DELLO SCROLL
3 – Conta fino a trend | EFFICIENTI ANCHE IN CUCINA CON IL LAVELLO WORKSTATION
4 – Tips | IL LATO OSCURO (E PERFORMANTE) DELLE SUBSCRIPTION
5 – Tips | SIAMO NOIOSI SE PARLIAMO ANCORA DI KLAVIYO?
6 – Tips | TI RICORDI L’ADDIO AI MONTI DELL’A-LETTER DEL 29/11?
7 – Ecommerce che spacca | BERE IL VINO DALLA BOTTIGLIA NON È MAI STATO COSÌ CHIC
1. Percezione positiva del brand = cash.
Anche se vendi un prodotto fighissimo, se non riesci a insinuare nella mente del consumatore una percezione del tuo brand positiva, non vai da nessuna parte. Spiace, ma lo dicono anche i nostri colleghi di Semrush.
La mente umana, infatti, è uno strumento potentissimo e ogni volta che i tuoi clienti si trovano di fronte a una scelta tra la tua azienda e quella di un competitor prendono appunti mentali, consciamente o inconsciamente, su ciò che sanno di ciascuna azienda. Ed è proprio in base a quegli appunti che decidono se acquistare da te o no.
5 step per entrare nella mente del consumatore
(e per fargli comprare il tuo prodotto fighissimo):
1. DELINEA IL SEGMENTO E LE ESIGENZE DEI CONSUMATORI: chi sono i clienti ideali per la tua attività e perché? Quali sono i valori fondamentali del tuo mercato di riferimento?
2. IMPOSTA L’ESSENZA DEL BRAND: quali sono i pensieri, i sentimenti e le emozioni generali che le persone provano quando pensano alla tua azienda?
3. EVIDENZIA I VANTAGGI FUNZIONALI ED EMOTIVI DEL BRAND: la chiave è concentrarsi sempre sui clienti e sulla loro visione del tuo marchio.
4. IDENTIFICA LA “RAGIONE PER CREDERE”: perché i consumatori dovrebbero fidarsi dei valori del brand che stai cercando di comunicare?
5. INTEGRA IL POSIZIONAMENTO DEL BRAND NELLA STRATEGIA DI MARKETING COMPLESSIVA: un grande classico insomma.
E tu che percezione hai di A-Commerce? Dai dai che siamo curiosi!
2. L’ “Above the fold” nell’era dello scroll.
Gli inguaribili romantici sicuramente lo sanno: “above the fold” è la metà superiore del giornale in cui è collocata la storia principale. Ma in una landing page, qual è la metà superiore?
Nell’era dello scroll e con la dimensione delle pagine variabile in base al dispositivo, è tosta la distinzione fra “above” e “below”. Piuttosto potremmo parlare di “parte superiore della pagina”, che dici?
E in questa “parte superiore” che ci mettiamo?
3. Efficienti anche in cucina con il Lavello Workstation.
Fra remote working e algoritmi di sfocatura dello sfondo di Zoom pazzeschi, ormai facciamo videocall anche in pigiama mentre laviamo i piatti e il gatto ci salta addosso. Se però il nostro lavello sembra la centrale di Chernobyl dopo l’esplosione, non c’è sfondo sfocato che tenga.
Ma visto che l’internet è un posto stupendo, stanno iniziando a spopolare i lavelli workstation.
Sembrano dei normali lavelli, ma in più hanno delle corsie scorrevoli nella parte superiore che ti permettono di aggiungere accessori come taglieri, scolapasta o vassoi.
Minimo sforzo, massimo risultato. E sono anche carinelli.
Facciamo un paio di considerazioni interessanti.
Alcuni consumatori ultimamente tagliano molto di più le verdure. L’interesse online per il tritare, infatti, è in aumento rispetto alla miscelazione, in parte perché alcuni consumatori sono sempre alla ricerca di modi per avere feed da food blogger degni di nota.
E mentre la maggior parte degli acquisti in cucina occupa spazio sul bancone, il lavello workstation aggiunge effettivamente spazio. Se poi consideri il boom degli acquisti di elettrodomestici da cucina durante la pandemia, tutto torna.
I lavelli workstation si collegano anche ai cambiamenti nel modo in cui le persone usano i loro lavandini: la profondità media del lavandino sta aumentando, e con lei anche la tensione alla schiena.
Con un lavello del genere, invece, puoi sollevare il marasma che hai sul fondo senza sforzare la schiena mentre lavi i piatti.
Bello avere più di 30 anni, eh?
Ti ricordi il webinar firmato IEM “Il dato è tratto” del 17 dicembre?
Beh, se non hai partecipato perché eri impegnato (sei falzah!) puoi rivederlo cliccando qui.
4. Il lato oscuro (e performante) delle subscription.
Se finalmente anche tu stai passando al lato oscuro delle subscription, bravo! Unica cosa, ricordati che la creatività è fondamentale, quindi crea un programma di abbonamento super-personalizzato.
Ecco 3 programmi di abbonamento più comuni:
1. PROGRAMMA DI ACQUISTO PERIODICO.
È ideale per prodotti come cibo e cosmetici, ovvero prodotti di consumo che il cliente è solito ordinare periodicamente. Con questo tipo di programma, quindi, riuscirai a ridurre lo sbatti al cliente e avrai incassi periodici assicurati. È un win win! Unica accortezza: spedisci periodicamente e calcola i tempi di rifornimento in base alla durata del prodotto (settimanale, mensile, trimestrale…).
2. PROGRAMMA DI BOX PERSONALIZZATE.
Posto che una query di ricerca per un singolo prodotto può generare più di 200.000 risultati, come fa una persona a decidere cosa comprare? Facile, la aiuti tu, rimuovendo gli attriti attorno al processo di scoperta di nuovi prodotti e selezionando per lei i prodotti migliori. Così facendo, non solo diversificherai gli ordini, ma sembrerai bravissimo a capire le esigenze dei tuoi clienti.
3. PROGRAMMA BASATO SULLE SUBSCRIPTION. Hai presente Amazon? Ecco, quello. Il cliente paga una somma per accedere a servizi, community, merchandising, anteprime o spedizioni gratis.
Bonus tip: prova a creare un mix tutto tuo basato sul tuo prodotto e sui tuoi clienti.
5. Siamo noiosi se parliamo ancora di Klaviyo?
Specialmente nei periodi più strong come il Q4, può capitare di perdere di vista qualche dettaglio o di scoprire, solitamente nel momento più critico, che la funzionalità che ti serviva in quel preciso momento non performa come ti aspettavi.
Klaviyo, come sempre d’altronde, corre in nostro aiuto. Ecco 3 consigli preziosi che potrebbero risparmiarti più di un grattacapo (se ne vuoi ancora, nel nostro footer supersonico trovi il link per chiederci una consulenza. Siamo simpatici ma anche bravi, eh):
Scusa ma abbiamo finito lo spazio perché ci siamo dilungati troppo. Stay tuned perché continueremo a parlarne, e questa è una promessa.
Oooooh, ma ti è arrivata la voce che siamo anche su Instagram?
Vatti a spizzare il profilo, le nostre stories sono obiettivamente troppo fighe per non essere viste e commentate.
6. Ti ricordi l’addio ai monti dell’A-Letter del 29/11?
Ah no? Lo trovi qui dai.
Comunque, quando un utente non apre le nostre email da più di 60/90 giorni, dovremmo provare a recuperarlo prima di salutarlo per sempre.
Perché non possiamo tenercelo così, un po’ latente?
Come aggiriamo il problema?
Prego!
7. Bere il vino dalla bottiglia non è mai stato così chic.
Usual vende “large glass of real wine, by the bottle”. In pratica delle mini bottigliette di vino che puoi bere a canna come la birra. Figoooooo (e grazie Edoardo Canella per avercelo segnalato!).
Perché ci piace:
Ok, A-Letter finita.
Ma non essere triste, perché ne stiamo già preparando un’altra così piena che più piena non si può (tipo te il 25 sera dopo aver affrontato un cenone e un pranzo di natale coi parenti).
Come sempre, sembriamo un ologramma visto che ti scriviamo da dietro uno schermo, ma in realtà siamo in carne e ossa quindi se ci scrivi ti leggiamo (e soprattutto, rispondiamo) volentieri.
Buon Natale dai vostri babbi natali prefe,
Alex & Omar
Più di 5 mila persone il lunedì mattina si svegliano e leggono A-Letter.
Ad alcuni piace anche, pazzesco.
Più di 5 mila persone il lunedì mattina
si svegliano e leggono A-Letter.
Ad alcuni piace anche, pazzesco.
A-Mbassador, per dirla con le umili parole di chi l’ha creata, è una figata.
In pratica più gente fai iscrivere ad A-Letter più premi vinci.
Facile no?
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Ad esempio:
Ti abbiamo convinto?
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